TEATRO STABILE TORINO

Stagione 2024/25 


 

Il Teatro Stabile Torino propone una formula di abbonamento speciale dedicata sia a gruppi di Over65 sia agli iscritti Unitre
(in questo ultimo caso, non importa essere anagraficamente over65)


I posti al Teatro Carignano a loro dedicati sono nel II settore di platea, dalla fila M fino ad arrivare al fondo: tutti posti a visibilità piena.
Eventualmente possono essere assegnati anche palchi centrali da 4 spettatori, in ognuno due in poltrona e due in sgabelli.

ABBONAMENTO SPECIALE OVER65-UNITRE

 3 SPETTACOLI € 60,00 Teatro Carignano

PROPOSTA A) ESAURITA!                

domenica 27 ottobre 2024, ore 16.00 - COSE CHE SO ESSERE VERE          

domenica 24 novembre 2024, ore 16.00 - I PARENTI TERRIBILI  

domenica 23 febbraio 2025, ore 16.00 - SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE

 

  • Al 13 luglio disponibile PROPOSTA B) abbonamento € 60,00

    domenica 6 aprile 2025, ore 16.00 - SARABANDA    

    domenica 11 maggio 2025, ore 16.00 - LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA

    domenica 25 maggio 2025, ore 16.00 - IL COSTRUTTORE SOLNESS                

                             

PROPOSTA C)  ESAURITA!                

domenica 20 ottobre 2024, ore 16.00 - COSE CHE SO ESSERE VERE              

domenica 17 novembre 2024, ore 16.00 - I PARENTI TERRIBILI              

domenica 16 febbraio 2025, ore 16.00 - SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE              

             

  • Al 13 luglio disponibile PROPOSTA D) abbonamento € 60,00                

    domenica 8 dicembre 2024, ore 16.00 - LA LOCANDIERA              

    domenica 23 febbraio 2025, ore 16.00 - SEI PERSONAGGI IN CERCAD'AUTORE              

    domenica 4 maggio 2025, ore 16.00 - LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA                             

             

  • Spettacoli jolly € 17,00 cad (a scelta libera)              

        sabato 30 novembre 2024, ore 11.30 - IL GABBIANO              

        sabato 30 novembre 2024, ore 15.00 - ZIO VANJA              

        domenica 29 dicembre 2024, ore 16.00 - FRED!            

 

  • Possibilità di aggiungere un quarto titolo jolly (prezzo € 17,00 cad) a scelta tra questi spettacoli:

      sabato 30 novembre 2024, ore 11.30 - IL GABBIANO

      sabato 30 novembre 2024, ore 15.00 - ZIO VANJA

      domenica 29 dicembre 2024, ore 16.00 - FRED!


 

COME PRENOTARSI?

Dal 15 al 31 luglio  

comunicare la propria scelta 

-       proposta B o 

-       proposta D 

-       eventuale spettacolo jolly 

 alla referente di UNITRE CHIERI Luciana

con whatsapp 3924000817 oppure

con email gite@unitrechieri.it


Ricevuta con email la comunicazione dal teatro che il posto è disponibile, 

l'associato confermerà

LA PRENOTAZIONE
versando la propria quota
  alla ns segreteria

lunedì 23 settembre 2024, 

primo giorno di iscrizioni annuali UnitreChieri



Le schede degli spettacoli in scena al Teatro Carignano  


LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni, regia Antonio Latella, Teatro Stabile dell’Umbria

Con Mirandolina, Carlo Goldoni scardina ogni tipo di meccanismo drammaturgico, elevando una donna formalmente a servizio dei suoi clienti a motore dell’azione scenica, capace di sconfiggere l’universo maschile, e annientare con la sua abilità tutta l’aristocrazia. Antonio Latella rinnova la forza dirompente del ruolo della locandiera, affidando l’interpretazione di una delle commedie più note e amate del drammaturgo veneto, tra gli altri, a Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Marta Pizzigallo.

 

SARABANDA di Ingmar Bergman, regia Roberto Andò      

Sarabanda, ultima opera di Bergman, riassume in una sintesi magistrale le grandezze e le miserie dell’animo umano. I personaggi di questa storia sono gli stessi di Scene da un matrimonio, ritrovati trent’anni dopo – più attempati, feroci e acuti – alle prese con un ineluttabile e tormentato rapporto genitori-figli. La penna del maestro svedese qui descrive l’amore come il sentimento impossibile e le relazioni umane come un fragile esito di questa impotenza. Per tutti i personaggi, interpretati da Alvia Reale, Renato Carpentieri, Elia Schilton e Caterina Tieghi, lo scenario della vita è semplicemente «troppo grande», opprimente, e sono quindi i loro silenzi, tra dolcezze e crude rivelazioni, a veicolare il vero messaggio dell’opera e il mistero che circonda le nostre vite.

 

LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA  di Tennessee Williams, regia Leonardo Lidi

Appendice ideale della trilogia cechoviana diretta da Leonardo Lidi, questa nuova produzione celebra il legame poetico tra la drammaturgia del maestro russo e quella dell’americano Tennessee Williams e si configura come un ulteriore passo in avanti nell’esplorazione dell’animo umano e dei suoi travestimenti. Passato e futuro, identità sessuale e famiglia tradizionale, una donna che finge di essere madre, un uomo che finge di essere eterosessuale: La gatta sul tetto che scotta è un drammatico presepe vivente dove tutti i personaggi sono mascherati da qualcosa che non vorrebbero essere. In scena, tra gli altri, Valentina Apicello, nel ruolo della Gatta, Fausto Cabra e un cast via di definizione.


IL COSTRUTTORE SOLNESS  di Henrik Ibsen, regia Kriszta Székely

Kriszta Székely, artista associata del Teatro Stabile di Torino e talentuosa regista ungherese, dirige Valerio Binasco, Laura Curino, Mariangela Granelli, Simone Luglio e Marcello Spinetta nel capolavoro della maturità di Ibsen, scritto nel 1892, al culmine della carriera del drammaturgo norvegese, in anni segnati dalla riflessione sul rapporto tra creazione artistica e vita. Sollness, architetto ricco e di successo, ma geloso dei rivali più giovani, è un uomo che vorrebbe fermare l’inesorabile scorrere degli anni e avere una nuova occasione di felicità, anche grazie alla giovane Hilde, restando però vittima della propria ambizione e del senso di colpa. In questo testo si alternano temi attuali come lo scontro generazionale, il maschilismo, la prevaricazione dell’uomo sulla donna, così come la nostalgia per il passato, il venir meno della forza fisica, il desiderio di una gioventù replicabile all’infinito.

 

 

 

Spettacoli jolly


IL GABBIANO di Anton Čechov  regia Leonardo Lidi  

Per Il Gabbiano, prima tappa del Progetto Čechov, in una cornice scenica essenziale Leonardo Lidi intarsia una cassa armonica per i sentimenti che muovono i personaggi, isolati sulle sponde del grande lago di una tenuta estiva. L’amore e la sua assenza, i ricordi e la nostalgia dell’infanzia, le illusioni perdute, il disagio esistenziale ricompongono le tessere del mosaico della nostra umanità, spingendoci ad aprirci e a interrogarci sulla semplicità del nostro essere. Con Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna


ZIO VANJA di Anton Čechov  regia Leonardo Lidi  

Zio Vanja racconta le vicende di una famiglia sconfitta dai propri fantasmi. É il dramma delle occasioni mancate, delle rinunce e dei rimpianti: una commedia domestica che pare quasi costruita sull’inerzia. In questo dramma i protagonisti sono bloccati nell’immobilismo della provincia russa e si crogiolano nella noia e nel tormento per i propri fallimenti. La loro stasi è solo apparente e restituisce ancora più forza allo specchio sfacciato che riflette le nostre debolezze. on Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Mario Pirrello, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna.


FRED! di Matthias Martelli regia Arturo Brachetti

Torna al Teatro Carignano l’acclamato spettacolo su Fred Buscaglione, animato dall’incontenibile talento di Matthias Martelli e dalla magia musicale di Fabrizio Bosso, che ridanno vita al mondo notturno, pieno di donne e sigarette del cantante – gangster dal whisky facile, grazie alle invenzioni registiche di Arturo Brachetti. Buscaglione è stato il musicista italiano più innovativo degli anni Cinquanta, capace di fondere gli stili americani e il jazz con la tradizione melodica nostrana: con un ensemble di musicisti di razza, il miglior modo per rivivere un universo semplice e generoso, popolato da “bulli e pupe”.